Meccaniche
Più mazzi tematici hanno 6 carte l’uno, come i colpi disponibili della rivoltella. Scoprendo 1 carta a turno si sveleranno sotto di queste gli artwork dei progetti, esplosi poi nel libretto di istruzioni, accompagnati da un simbolo che indica quando il caricatore contiene il proiettile. Il gioco si ferma a esplosione del proiettile.
Un secondo mazzo dal formato più piccolo e regolare tiene i biglietti da visita in grafica coordinata.
Le infografiche sul box sono poche, non più relegate al solito angolo poiché parte decorativa del packaging e dal significato scherzoso, così come il colloquio che ne dovrebbe derivare: all’inizio del gioco, quando un direttore creativo ne accetta le regole, pongo sempre come clausola che se 2 giri mi prendo entrambi i proiettili sarò disposto a lavorare gratuitamente. Qualcuno potrebbe obiettare che la situazione avrebbe poco di eccezionale in pubblicità, dove il lavoro delle persone viene remunerato quanto un calcio ai testicoli.
Grazie al cielo il mio portfolio professionale è ormai ben farcito di buon materiale, quindi la promessa di un eventuale vantaggio ha fatto partecipare più di un direttore creativo al confronto.
Inutile dire che conosco bene le mie carte quanto le mie tasche...
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